L’attore e regista Mirko Artuso, appena rientrato dal suo viaggio lungo il Piave, la mattina di sabato 5 ottobre incrocerà i suoi passi di viandante solitario con quelli del cammino collettivo di Vacanze dell’Anima, portando la sua esperienza.

Con queste parole, il camminante, presenta ciò che porterà di sé e del suo viaggio alla partenza del trekking sociale e artistico che avrà avvio da Cima Monte Tomba.

Ho accolto con grande piacere l’invito degli amici di Vacanze dell’Anima a raccontare il cammino che ho compiuto poche settimane fa. Sarà per me un’ottima occasione per riflettere sul significato del cammino, sull’essere camminante e sugli incontri straordinari che ho avuto strada facendo.

Viaggiare non è mai stato così necessario come oggi. Viaggiare per scoprire e conoscere.

Allora mi chiedo e forse è un pò tardi per farlo, chi è il viaggiatore?

Chi si sposta dal punto in cui di solito vive capisce prima la complessità delle cose e i suoi fragili equilibri. Capisce al volo e forse meglio, dove sta andando il mondo. Come se sentisse l’odore e l’energia che c’è nell’aria. Ha le stesse percezioni di un indiano d’America. Diventa mago, stregone e indovino.

Gira alla larga dai centri commerciali e credo che sia contento di questo. Usa i mezzi pubblici oppure cammina e non prenota gli alberghi mesi prima. Compare e scompare e cerca di far perdere le sue tracce, come la gran parte degli animali fuori dalla loro tana. Non ha valigie con le ruote. Quel poco di prezioso che porta con se, lo carica in spalla. Si ferma ogni santo giorno che gli è dato di vivere a guardare il tramonto. La cosa più importante che possiede è il vero senso del pericolo e sta sempre in ascolto come un cane da caccia. Il viaggiatore racconta storie. Cerca ospitalità nelle case che incontra lungo il cammino. Sente a distanza l’odore di chi gli piace e di chi non gli piace, ma è gentile con tutti. Riconosce gli uomini e le donne da come camminano.

A lui piacciono tanto i fiumi, gli alberi e le foreste e non ha bisogno di leggerlo sui giornali che stanno lentamente morendo, lo vede con i suoi stessi occhi. Ha una memoria infinita e per questo, purtroppo, ricorda tutto.

E io che viaggiatore sono? Ho sempre viaggiato per lavoro, per portare gli spettacoli in giro per l’Italia e non solo. Ma questo è un viaggio diverso.

Dal teatro ho imparato tanto in questi anni, ma non abbastanza.

Come avvicinarsi a un cane per strada, carpire racconti senza fare troppe domande, cercare cose e fatti strani senza esser preso per matto me lo ha insegnato la vita. Ma in fondo vita e teatro nella mia testa si confondono spesso. Fino a oggi non avevo mai visto la terra in cui sono nato così da vicino, non ero mai entrato davvero in sintonia come questa volta.

Per questi e molti altri motivi ho deciso di mettermi in cammino un pomeriggio caldo di Agosto del 2019 senza fare nulla di straordinario, ma semplicemente dare gambe a un’idea. Tutto questo lo racconterò la mattina del 5 Ottobre alle ore 8 in cima al monte Tomba.