
“In questa decima edizione proponiamo una nuova modalità di esperienza, per trasformare noi stessi e scardinare gli schemi tradizionali del festival e dell’essere territorio. Non ci saranno palco e platea, vogliamo mettere al centro le persone, le loro storie e il paesaggio, l’esperienza di fare insieme che forma la comunità” dichiara l’ideatore e direttore artistico Loris De Martin, che ha costruito l’edizione di quest’anno assieme al soggetto capofila, la Cooperativa Agricola Sociale Ca’ Corniani, e Sabrina Fantini, facilitatrice di sviluppo locale da anni coinvolta nel progetto.
La prima idea di progetto e di programma, orientata ad una maggiore aggregazione territoriale sul tema turismo sostenibile, è stata condivisa con un gruppo di lavoro composto da partner e pubblico, un gruppo che potrà continuare ad arricchirsi del contributo di molti, sia per questa che per le future edizioni.
Il percorso immaginato e iniziato quest’anno accompagna il festival a diventare comunità di cittadini e visitatori che amano e si prendono cura del paesaggio, da programma di eventi a progetto stabile che interagisce con gli attori e i progetti territoriali per contribuire ad obiettivi comuni, con maggiore consapevolezza e metodo.
Il nome del festival riporta alla scelta di essere uno spazio e un tempo in cui ci si prende cura dell’Anima, delle persone e dei luoghi. Il decimo compleanno diventa così occasione per farsi un regalo e fare un regalo alla rete che lo sostiene. Il 2019 è un momento in cui ritrovarsi attorno all’Anima del progetto: il benessere, la felicità del territorio e delle persone che lo vivono. E felicità è una parola plurale: dipende dalla qualità delle relazioni tra i protagonisti di un sistema, private e pubbliche, come dalla possibilità di ognuno di contribuire al bene comune.
Se oggi le imprese si confrontano con l’economia civile e l’economia della felicità, si pongono il tema di produrre valore insieme alla ricchezza, per un territorio è un imperativo. Mentre stimoliamo sviluppo e benessere, occasioni di conoscenza e di bellezza, non possiamo prescindere dalla creazione di valore, ovvero di impatti ambientali, sociali e relazionali positivi per il sistema-territorio, impatti che ci permettano di viaggiare in modo più armonico, efficace e felice.
Per questo il programma 2019 è un’azione a cui tutti sono chiamati a partecipare attivamente, percorrendo il cammino, portando il loro vissuto e i loro desideri, contribuendo a rendere straordinaria l’esperienza. Perché l’anima cammina con i piedi, si forma e si materializza con i nostri passi quotidiani.