Accanto alle voci degli artisti che interpretano la sfida di recuperare un rapporto nuovo con la natura, quella di due scienziati: fra i protagonisti di Sentieri indivisibili, l’astrofisico Massimo Ramella dell’Istituto nazionale di astrofisica di Trieste e il biologo dell’Università di Padova Gianni Tamino.

Domenica, nella suggestiva cornice di Villa Marini Rubelli a San Zenone degli Ezzelini, l’appuntamento è con Le stelle e noi, una chiacchierata sull’origine della vita sulla Terra e le vite possibili su altri pianeti, evocando risonanze tra le stelle lontane e la comunità che abita il territorio del Massiccio del Grappa e dei Colli dell’Asolano.

Un incontro che si preannuncia ricco di stimoli. Il biologo, originario di Mogliano Veneto, ha sempre affiancato l’attività di ricerca con l’impegno civile sui temi ambientali: in un momento in cui finalmente la questione dell’inquinamento globale è sotto i riflettori dei media e cresce la consapevolezza dell’urgenza di scelte radicali, sarà interessante ascoltare la voce di chi già da molti anni lancia il suo appello sulla necessità di un cambio di rotta e di un nuovo modello di sviluppo. Dalla Terra, così preziosa e fragile, alla bellezza dell’universo: Ramella, già “allievo” di Margherita Hack, è impegnato nella didattica e nella divulgazione scientifica, con l’obiettivo di rendere accessibile a tutti la conoscenza delle sfide che oggi si trova di fronte l’astrofisica.

Alla chiacchierata con i due scienziati seguirà il pranzo e nel primo pomeriggio l’esperienza di social telling: un gioco di voci che mette al centro le persone e le loro storie, in cui dare spazio al sentire personale e distillare, infine, una trama comune del territorio attraverso la costruzione di una mappa emozionale.

È possibile partecipare ad una giornata o a entrambe: visiona il programma

L’iscrizione è obbligatoria, i posti limitati. Sono previste riduzioni per gruppi e famiglie: form di adesione